L’edificio fu costruito negli anni ’20 del Novecento su progetto dell’ing. Ettore Jogna, per conto degli armatori giuliani Cosulich. Di quattro piani fuori terra, è caratterizzato da un sobrio impaginato stilistico con richiami alla Secessione Viennese e al vernacolo locale. Oltre alla ripassatura del manto di copertura, si è intervenuti con il consolidamento delle strutture del tetto e dello sporto di gronda in legno decorato, che si presentavano profondamente ammalorati. Gli intonaci, che si palesavano ormai fatiscenti e quasi completamente privi di tinteggio, sono stati sostituiti con altri di analoga composizione, avendo cura di preservarne le parti recuperabili, dove sopravvivevano decorazioni pittoriche.